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Scuola di dottorato di ricerca

L'obiettivo formativo del Dottorato in ARCHITETTURA è l'alta formazione di ricercatori e figure professionali nel settore vasto dell'Architettura con competenze necessarie per esercitare attività di alta qualificazione, presso università, enti pubblici o soggetti privati.

La convergenza di saperi determinata dalla presenza di 8 curricula, favorisce una visione interdisciplinare dell'Architettura e la formazione di esperti dai profili scientifici distinti e pur intersecati quali:

  • l'architetto, capace di elaborare progetti alle diverse scale – territoriale, urbana, edilizia, di interni e dell'oggetto d'uso (design); per l'architettura e il design l’attenzione sarà posta al recupero di un canone estetico ed etico che nel passato hanno costituito il fondamento della fortuna della ricerca progettuale italiana; per l'urbanistica, la pianificazione territoriale e del paesaggio si prefigura la formazione di architetti paesaggisti e urbanisti, capaci di interpretare le relazioni tra la struttura storica del territorio e del paesaggio, e le trasformazioni contemporanee;
  • lo storico dell'architettura e dell'urbanistica, detentore di conoscenze metodologiche e critiche utili per lo studio, la teoria e la pratica operativa relativi al patrimonio storico artistico, monumentale e paesaggistico;
  • lo studioso, detentore di un sapere scientifico e tecnologico includente le tecnologie delle costruzioni e dei materiali, i metodi e gli strumenti inerenti i processi di conservazione o di trasformazione dello spazio antropico in una prospettiva di sostenibilità, compatibilità e congruenza con l'ambiente sociale e con l'ambiente fisico;
  • lo studioso, capace di leggere i sistemi costruiti, l’interazione tra i materiali, la forma e le tecniche, inquadrati nel loro percorso storico, così da fondare su questa base metodiche di intervento compatibili ed efficaci sia ai fini del restauro che del rinforzo strutturale e del rapporto con l’ambiente; e, per quanto attiene l’ambito strutturale, la conoscenza delle procedure di modellazione e di calcolo computazionale dei sistemi strutturali, ivi compresa la gestione della progettazione antisismica;
  • lo studioso con una specifica attitudine rivolta alla comprensione della scena architettonica e ambientale, in particolare rivolta all'analisi della forma attraverso i modi del "rilievo scientifico";
  • il pianificatore munito di strumenti di metodologia della ricerca teorica e applicata, esperto di progettazione della città, del territorio e del paesaggio, in grado di acquisire conoscenze con riferimento al contesto internazionale della ricerca, abile nel gestire competenze e operare nel campo della progettazione urbanistica, della pianificazione spaziale, del governo del territorio, e della progettazione partecipata per la costruzione di politiche urbane e progetti condivisi, innovativi e sperimentali;
  • l'architetto del paesaggio, in grado di interpretare le dinamiche e le tematiche storiche e contemporanee che interessano sia le espressioni comuni che le eccellenze dei paesaggi, nelle realtà urbane, come in quelle rurali o ad elevata naturalità; i profili scientifici e tecnici di riferimento consolidati nella cultura internazionale, comprendono sia attività specialistiche di analisi e diagnosi, che attività generalistiche di coordinamento e sintesi, nell'ambito dei processi di pianificazione per il governo del territorio e per la tutela dei beni vincolati e di progettazione di interventi di conservazione, gestione, riqualificazione e trasformazione dei paesaggi, anche in relazione ai beni sottoposti a tutela.

I risultati attesi attengono:
  • alla responsabilità del progettista come produttore di forme, come custode di memoria urbana, come garante della continuità storica di ambienti ricchi di arte e storia, come le città italiane e molti altri contesti territoriali urbani e paesaggistici del mondo;
  • al compito dello storico di coniugare lo studio del passato attraverso soprattutto un rigoroso approccio filologico con la critica militante e con la riflessione teorica, al fine di elaborare una ermeneutica capace di generare uno statuto normativo;
  • alla padronanza delle metodologie e degli strumenti della scienza, della tecnica e della tecnologia dell'architettura e all'impiego consapevole dell'innovazione in una logica di valorizzazione della persona e di salvaguardia e dell'ambiente naturale e dell'ambiente costruito, nonché della salvaguardia e della conservazione del patrimonio storico-artistico;
  • alla acquisizione di strumenti di ricerca di tipo metodologico e critico uniti a quelli essenziali per le applicazioni operative, necessari per la conoscenza, la conservazione e la valorizzazione del patrimonio storico-artistico e dell'ambiente;
  • alla capacità di cogliere i rapporti tra uomo, artefatti ed ambiente nonché alla capacità di pensare gli artefatti in funzione dei bisogni e della misura dell'uomo;
  • alla capacità di indagare la forma attraverso la misura acquisita anche con strumentazioni di alta precisione;
  • alla capacità di progettare il territorio e la città attraverso gli strumenti ordinari della panificazione dello spazio e delle politiche urbane e territoriali;
  • alla capacità di individuare scenari strategici e temi progettuali innovativi, anche in un’ottica comparativa con riferimento alle pratiche e alle sperimentazioni internazionali e al tema della cooperazione;
  • alla costruzione di un “approccio critico” alle teorie della pianificazione e della progettazione alle diverse scale;
  • alla capacità progettuale di ricercare ed illustrare opzioni e scelte di conservazione o trasformazione dei luoghi e di uso e gestione delle risorse naturali e culturali fondate sulla concezione del paesaggio come risultante unitaria delle complesse relazioni ambientali, sociali ed economiche che si pongono come termini ineludibili della sfida contemporanea della sostenibilità dei modelli di vita;

Il Dottorato, dunque, si occupa - con le sue articolazioni culturali e con le sue componenti scientifico-disciplinari - della configurazione del mondo costruito e dunque di tutti gli artefatti che ci circondano, dall'architettura all'oggetto d'uso, dalla città al paesaggio.

Ultimo aggiornamento

18.05.2021

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