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Scuola Dottorale

Flavia Pastò - XXVIII ciclo

pastò

Profilo personale:

Architetto paesaggista nata a Padova (1983). Laureata in architettura per il paesaggio a Venezia (IUAV), ha poi conseguito un Master in progettazione aree verdi e paesaggio presso l’Università di Torino. Ricercatrice assegnista e collaboratrice alla didattica presso l’Università IUAV, lavora come libero professionista tra Padova e Venezia. Al momento sta ultimando la tesi di Dottore Europeo presso l’Università degli studi di Firenze e l’Università TUM di München, collaborando con i docenti B. Guccione, F. Panzini e U. Weilacher.

Interessi scientifici specifici identificati per parole chiave:

architettura del paesaggio, storia dei giardini, paesaggio della memoria, paesaggio e percezione, re-cycle.

 

Abstract del lavoro di tesi:

A partire dalla metà del XX secolo la progettazione dei luoghi della memoria si è avvalsa sempre più frequentemente dell’uso dei linguaggi propri dell’architettura del paesaggio, riuscendo a parlare a culture molto diverse tra loro. Il lavoro di isolamento dei principali elementi che costituiscono la struttura lessicale dei memoriali, la loro comparazione e la loro analisi, per vedere se sono all’altezza del ruolo a loro assegnato dal progettista, e se si relazionano correttamente con gli altri, ha fornito una nuova chiave di lettura per questi luoghi. Si è quindi cercato di  dimostrare come l’utilizzo dei linguaggi e delle grammatiche proprie della natura, e di conseguenza dell’architettura del paesaggio, possano, nella costruzione di luoghi della memoria contemporanei,  facilitare la stimolazione, descrivere, evocare e suscitare emozioni condivise da collettività multiculturali, grazie alla sua capacità di essere agevolmente compreso, essendo il nostro linguaggio nativo. 

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