MENU

Scuola Dottorale

Anna Laura Petracci

Anna Laura Petracci Anna Laura Petracci 
annalaura.petracci(AT)unifi.it

dottorato 
Architettura, progetto, conoscenza e salvaguardia del patrimonio culturale

curriculum 
Strutture e restauro dell'architettura e del patrimonio culturale

ciclo
XXXVIII


Nata ad Ascoli Piceno, si iscrive al corso di Laurea Triennale in Scienze dell’Architettura presso il Dipartimento di Architettura dell'Università degli Studi di Firenze dove si laurea nel febbraio del 2019. Prosegue la sua formazione sempre a Firenze, completando il Corso Magistrale in Progettazione dell’Architettura ad aprile 2022 con la tesi di Restauro, Statica e Stabilità delle costruzioni murarie sul tema “Architetture dell’acqua. Progetto di Restauro e recupero del Mulino di San Moro” con riconoscimento della dignità di pubblicazione della tesi. Legata alle tematiche della conservazione e valorizzazione del patrimonio architettonico, durante il corso di Laurea Magistrale svolge il tirocinio curricolare presso la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato. Da settembre 2022 è abilitata alla professione di Architetto. 

Interessi scientifici

Conservazione, valorizzazione, tutela del Patrimonio Culturale, Restauro, patrimonio architettonico, architetture dell’acqua, archeologia industriale, storia dell’Architettura.

Titolo della tesi

Conoscenza, conservazione e valorizzazione sostenibile degli opifici idraulici, memorie di archeologia industriale.

Tutor

Prof. Maurizio De Vita

Abstract

Il progetto di ricerca si concentra sulla tutela, conservazione e valorizzazione sostenibile del patrimonio architettonico legato allo studio degli opifici idraulici dismessi, edifici storici che un tempo venivano azionati dal movimento dell’acqua per scopi produttivi. 

Questi manufatti, nel corso dei secoli, sono stati elementi di grande innovazione nell’ambito tecnologico e sociale, testimonianza fisica di una storia antropologica dei luoghi, di cui oggi nella maggior parte dei casi, non rimangono che dei ruderi o complessi abbandonati.

La convergenza critica delle diverse discipline che comporranno lo studio, compresa una rigorosa analisi materica, costruttiva e tipologica dei manufatti, saranno fondamentali per proporre poi un ripristino volto alla conservazione attiva, la valorizzazione consapevole e compatibile di un patrimonio che merita di poter raccontare alla comunità la propria storia. Ed è proprio il tema dell’acqua che diventa un elemento prezioso e un presupposto fondamentale per il possibile riuso sostenibile e quindi per la messa a punto di una nuova pratica idraulica.

 

Cookie

I cookie di questo sito servono al suo corretto funzionamento e non raccolgono alcuna tua informazione personale. Se navighi su di esso accetti la loro presenza.  Maggiori informazioni