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Scuola Dottorale

Massimo Balsimelli - XXXIII ciclo

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San Giovanni Valdarno (1965), Architetto, dipendente dalla PA, dottorando.

Si forma presso la Scuola di Architettura dell’Università degli studi di Firenze, laureandosi nel 2014 con il massimo dei voti e lode, con una tesi in storia dell’urbanistica dal titolo “La sperimentazione per il recupero dei Centri Storici in Toscana (1972-1980)”, premiata con la dignità di pubblicazione. La tesi, che ha ricevuto la segnalazione al premio Gubbio 2015, sezione Tesi Magistrali e di Dottorato, è in corso di pubblicazione con l’Associazione Nazionale Centri Storici-Artistici (ANCSA).

Nell’anno accademico 2015/2016 partecipa con successo al Corso di Perfezionamento, istituito all'interno del DiDA, Documentazione e gestione dei beni culturali con un progetto dal titolo “Il Centro al Centro tra conservazione e innovazione”. Nel 2016 collabora con i responsabili del Corso di Perfezionamento come relatore a numerosi seminari e momenti formativi sul tema dei Beni Culturali e dei centri storici.

Membro dell’ANCSA dal 2014, con la quale sta istituendo un’unità di ricerca autonoma, interna al Laboratorio Heritage_CITYlab, un gruppo di lavoro e approfondimento di temi comuni come l’Heritage Urban Landscape Approce. Un tassello di quell’Osservatorio Nazionale sulle Città Storiche che rappresenta per ANCSA una nuova tappa nel suo pluriennale cammino.

 

Attualmente dottorando in Architettura, ciclo XXXIII, curricula in Progettazione Urbanistica e Territoriale.

 

Titolo della Ricerca:

Paesaggio Urbano Storico, approccio e paradigma moderno della conservazione.

Linee guida per un Progetto Strategico di ri-vitalizzazione dei centri storici minori e ordinari.

 

La “questione centro storico” oramai non fa più parte del lessico urbanistico e gli strumenti di pianificazione/pianificatori non sembrano più attrezzati per incidere sui processi di riqualificazione. Per questo la ricerca, superando il criterio dell’omogeneità che ha impigrito la riflessione sul centro storico e ne ha normalizzato il pensiero rigenerativo, tenterà di definire, attraverso un approccio non più centrato sul centro storico (ZTO “A”) ma sul Paesaggio Urbano Storico (General Conference UNESCO, 2011), un modello replicabile di ri-vitalizzazione dei centri storici minori e ordinari. Non più un piano statico (PP, PdR) ma uno strumento dinamico, un progetto/processo bottom up a carattere interdisciplinare che integri conservazione e innovazione, ricomponga centro e periferia, rifletta su tutta la città contemporanea. Un processo capace di adattarsi a contesti diversi attraverso innovative forme di rigenerazione in grado di assicurare sviluppo economico, sociale e turistico, in forme condivise, sostenibili e solidali.

 

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