MENU

Scuola Dottorale

Iacopo Lorenzini - XXXIII ciclo

 

immagine

Nato il 6 giugno del 1979, si laurea nel 2015 in Scienze Forestali e Ambientali presso l'Università di Firenze con una tesi dal titolo "Metodi di analisi ecologica del paesaggio per la redazione di un masterplan per le ANPIL del Mensola" con votazione di 110/110 e lode. Nella tesi, utilizzando strumenti GIS, mediante la fotointerpretazione di foto storiche sotto forma di CORINE Land cover, si è ottenuta una mappa della naturalità e si sono identificate le aree bisognose di maggiore tutela. Successivamente, utilizzando le matrici di Markov come modello per prevedere l'evoluzione degli usi del suolo, sono stati ipotizzati vari scenari futuri, che hanno portato ad identificare i tipi di uso del suolo più soggetti ad erosione e quelli assolutamente scomparsi o a rischio di estinzione nel paesaggio agricolo della valle del Mensola.

Dopo la laurea le sue esperienze professionali hanno incluso interventi sul verde urbano, l'utilizzo di strumenti GIS, e la modellistica ambientale legata alla componente arborea dell'ambiente, con particolare attenzione all'uso di software libero. Gli interessi scientifici si concentrano principalmente sul recupero ambientale e sulla mitigazione dell'impatto antropico; per diletto si interessa degli aspetti botanici, etnografici e storici della frutticoltura.

Dal 2017 frequenta il XXXIII ciclo del Dottorato in Architettura del Paesaggio presso l'Università di Firenze.

 

Kerywords

Urban forests, Mitigation, Green infrastructure, Productive landscapes, Ecosystem services

 

Titolo della ricerca (provvisorio)

L'INTEGRAZIONE PAESAGGISTICA DELLE INFRASTRUTTURE VERDI A FINI PRODUTTIVI. Esplorazioni per uno sviluppo urbano sostenibile nei contesti mediterranei.

 

Abstract

Una strana dicotomia sembra attraversare la pratica della forestazione urbana; ed è divisione delle foreste tra quelle destinate a produrre legname e quelle destinate a produrre servizi ecosistemici. Le cause di questa polarizzazione funzionale sono forse da ricercarsi in un quadro legislativo non favorevole, ed in una separazione disciplinare tra i pianificatori forestali e quelli urbani. In questo lavoro si cerca di analizzare il ruolo delle "piantagioni da legno" nel contesto del paesaggio rurale, con una particolare attenzione a quelle poste in posizione urbana e periurbana. Tale forma di uso del suolo, infatti, richiede un adeguato posizionamento ed armonizzazione con le funzioni urbane nel caso si desideri che possa fornire servizi ecosistemici alle città, ed al contempo si tenti di mantenerne integra la funzione produttiva. L'elemento produttivo, associato alla fornitura di servizi ecosistemici, potrebbe rendere questo tipo di interventi interessanti anche per i privati; l'ingresso di questi operatori economici, accanto al pubblico, magari sostenuti da esso, potrebbe avere importanti influenze nel rendere le nostre città più verdi, più vivibili, e infine, più sostenibili.

 

Cookie

I cookie di questo sito servono al suo corretto funzionamento e non raccolgono alcuna tua informazione personale. Se navighi su di esso accetti la loro presenza.  Maggiori informazioni